mercoledì 29 febbraio 2012

Insalata di finocchi ed arance



















Vi è mai capitato di fare la spesa ed arrivati a casa vi siete accorti di aver comprato le solite cose....la monotonia in cucina come in un rapporto di coppia deprime un pochino, ma non è il mio caso. Oggi ho mangiato una gustosa insalata.

Ingredienti:

2 finocchi
2 arance
granella di mandorle
olio
sale
pepe bianco
succo di limone


Preparazione:

martedì 28 febbraio 2012

I canederli
























I canederli o Knödel dal tedesco Knot (nodo, grumo) o knedlíky in ceco sono un primo piatto tipico della cucina tedesca sudorientale, austriaca, ceca, polacca, trentina e altoatesina. Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile.
Mentre nella cucina tedesca questi grossi gnocchi sono molto diffusi con uno sterminato novero di varianti e nomi differenti (oltre a Knödel anche Klöße), nella cucina italiana sono presenti unicamente nelle cucine regionali del Trentino, del Friuli e del Bellunese. In particolare, canederli è un termine dialettale trentino, italianizzazione di Knödel, e che si riferisce unicamente alle ricette di Knödel più diffuse nel Tirolo. In friulano i canederli sono chiamati chineglis o chineghi.

domenica 26 febbraio 2012

Programmi da evitare

Solitamente le persone che amano la cucina, comprano libri, leggono blog e guardano programmi tv inerenti. Io faccio lo stesso, ma a volte m'imbatto in programmi davvero assurdi, in particolare quelli dove vengono presentate ricette con ingredienti "finti". In altri casi vengono usati una decina d'ingredienti......il piatto che gusto dovrebbe avere????? Per un momento torniamo al termine ingrediente "finto", come si può presentare una salsa ai funghi porcini con l'aggiunta del dado granulare.....ma stiamo scherzando????? il dado!!!! se il porcino potesse parlare direbbe: "ma che cavolo fai??". Oppure un pasticcio di salmone, maionese e panna; mamma mia che orrore. Il fatto incredibile è che questa dovrebbe essere una ricetta per bambini. Io vi consiglio vivamente di seguire programmi condotti da chef professionisti o per lo meno veri autori di libri di cucina. Evitate programmi condotti da persone che pensano che una vellutata di patate e gorgonzola si possa chiamare fonduta....ed inoltre che non si pulisca le dita con la bocca mentre cucina..... ricordate che la cucina è in continuo sviluppo  quindi pensate, create e mangiate.

giovedì 23 febbraio 2012

Costoline di agnello in salsa di rosmarino















Ingredienti:

260 g di carrè di agnello 
rosmarino fresco 
1/8 l di vino bianco
sale
una noce di burro

Panna cotta caramellata agli agrumi













Ingredienti: 
 
800 g di panna fresca  
150 g di latte intero 
150 g di zucchero 
12 g di colla di pesce
65 g di rum 
Per la decorazione: caramello al pompelmo

Involtini di pesce spada














Ingredienti:

500 g di pesce spada tagliato a fettine di cui 50 g rosolato e tritato 
70 g di caciocavallo grattugiato 
150 g di pangrattato 
30 g di capperi 
50 g di olive verdi 
1 ciuffo di prezzemolo 
50 g di olio d'oliva 
50 g di salsa di pomodoro 
una cipolla 
foglie di alloro
sale
pepe

mercoledì 22 febbraio 2012

Crespelle ai funghi e crema di robiola

Ingredienti:

2 cucchiai di farina bianca 
1 uovo intero 
1 tuorlo d'uovo 
250 ml di latte 
1 grattatina di noce moscata 
1 pizzico di sale 
600 g di funghi chiodin
 2 cucchiai di prezzemolo tritato 
2 cucchiai di olio di oliva 
1 spicchio di aglio 
sale q.b. 
300 ml di besciamella 
200 g di robiola
50 g di burro 
2 cucchiai di parmigiano grattugiato 
foglioline di maggiorana
Procedimento:

martedì 21 febbraio 2012

Risotto ai porcini e burrata

Ingredienti: 
50 g. di burro
1/2  cipolla
300 g. di riso Carnaroli
200 g.di funghi porcini
100 g. di burrata
prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco
sale

Procedimento:
 

lunedì 20 febbraio 2012

Polpi veraci














Ingredienti:

1,200 kg di polpi veraci
2 spicchi d'aglio
olio
500 g di passata di pomodoro 
prezzemolo
sale 
pepe

Procedimento:

Ripulite i polipetti della sacca interna e del becco, lavateli e metteteli in una pentola di coccio con l'olio, la passata di pomodoro, l'aglio, un pizzico di sale e il pepe.
Aggiungete il prezzemolo tritato 10 minuti prima del termine della cottura.
Coprite bene e fate cuocere a fuoco lento fino a quando i polpetti non siano teneri e il sugo addensato. Scoprite la pentola raramente e velocemente perché il profumo non si disperda.

Gnocchi di spinaci in crema di ricotta

Ingredienti:

noce moscata
sale
1 uovo
50 g di burro
250 g di patate
250 g di spinaci
125 g di ricotta di pecora
pepe bianco
olio d'oliva
Parmigiano Reggiano
20 g di semola

Procedimento:

domenica 19 febbraio 2012

Orata alla provenzale

Ingredienti:

1 orata da 1 kg circa
1 finocchio
2 peperoni verdi tipo friggitelli
1 cipolla
100 g di pomodori rossi maturi
sale
pepe bianco
olio extravergine d'oliva.

Procedimento:

Costolette di agnello con carciofi

Ingredienti:

6 costolette d’agnello
3 carciofi
3/4 fette di prosciutto crudo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
un pezzetto di burro
olio extravergine d’oliva
prezzemolo tritato
1 spicchio d’aglio
sale

Procedimento:

Tzastziki

Probabilmente la salsa più famosa della cucina greca. Salsa a base di yoghurt, aglio e cetrioli, è ampiamente utilizzata nella cucina greca come accompagnamento di molti piatti, soprattutto a base di carne, e come condimento nella “pita con gyros”.

Ingredienti: 

400 gr di yogurt intero (ottimo quello greco che si trova comunemente nei supermercati)
metà di un cetriolo, sbucciato e grattugiato
4-8 spicchi d’aglio (a seconda dei gusti) finemente tritati
succo di mezzo limone
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale q.b.

Preparazione:

sabato 18 febbraio 2012

Insalata nizzarda

Ingredienti:

8 filetti di acciughe
2 spicchi d'aglio
10 foglie di basilico
1 cetriolo grosso
250 g. di fave sgranate
olio d'oliva
pepe
1 peperone verde e 1 giallo 
6 foglie di lattuga per decorare
300 g, di fagiolini piccoli
4 uova sode
400 g.pomodori sodi
250g. di tonno
una manciata di olive nere

 Procedimento:


Bruschetta di parma e fichi

Ingredienti:


8 fette di pane casareccio
120 g. di prosciutto di Parma
8 fichi maturi
3 cucchiai d'aceto balsamico
1 cucchiaio di zucchero
pepe nero

Procedimento:

Tostate le fette di pane in forno per qualche minuto. Sbucciate i fichi e tagliateli a metà. Scaldate in una padella 2 cucchiai d'acqua con lo zucchero, unite i fichi e saltateli a fuoco vivo finchè risulteranno leggermente caramellati. A questo punto spruzzate i fichi con l'aceto balsamico. Disponete i fichi sopra le fette di pane, irrorate con il fondo di cottura e spolverate con una macinata di pepe nero. Adagiate le fette di prosciutto crudo sui fichi e servite subito.

Crocchette di champignon e asiago

Ingredienti:

250 g. di riso Carnaroli
5 champignon
130 g. di asiago
1 uovo
100 g. di pangrattato
1 noce di burro
1/2 scalogno
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di olio d'oliva
prezzemolo
olio di semi per friggere
sale

Procedimento:

giovedì 16 febbraio 2012

Charlotte alla crema

Ingredienti:

4 rossi d'uovo
200   g   burro
100   g   zucchero
1  bicchierino   rhum
1   bicchiere   marsala
30     savoiardi
granella di nocciola

Procedimento:


Linguine rosa al curry

Ingredienti:

400 gr. di linguine
100 gr. di prosciutto cotto
2 uova
1 bicchiere di panna da cucina
1 cucchiaio di curry
sale

Procedimento:

mercoledì 15 febbraio 2012

Antipasto tricolore

Ingredienti:

1 cetriolo
50 gr. di feta
1 grappolo di pomodorini pachino
origano
sale
olio d'oliva

Procedimento:

Tagliate il cetriolo a rondelle, i pomodorini a metà e la feta a cubetti. Salate ed oliate i pomodorini, e il cetriolo. Passate la feta e i pomodorini nell'origano. Prendete uno stuzzicadenti ed infilate nell'ordine: pomodorino, feta e cetriolo. Buon appetito.

Pancakes morbidi alla frutta

Ingredienti:

farina autolievitante
latte
1 uovo
sale
1 mela o 1 pera sbucciata
burro

Procedimento:

Questa è una ricetta veloce e gustosa. Prendete una tazza da the, la userete come misura. In una terrina versate una tazza di farina, una di latte, l'uovo e un pizzico

domenica 12 febbraio 2012

Ristorante Cà Bassa

Oggi vi voglio parlare, di un buon ristorante nei pressi di Bologna. Il Ristorante Cà Bassa è noto per la produzione di piatti di origine emiliana, rigorosamente fatti a mano. Le loro paste fresche sono eseguite esclusivamente a mano utilizzando il caro vecchio mattarello in legno come nella migliore tradizione culinaria bolognese. Ora come ora è molto difficile trovare alta qualità ad un prezzo così moderato. se volete farvi un giro cliccate qui

sabato 11 febbraio 2012

Trancio di salmone con patate e spaghetti di zucchine

Ingredienti:

400 gr. di patate
2 zucchine di media lunghezza
aneto
sale
pepe nero
350 gr. di trancio di salmone
1/2 bicchiere di falanghina

Procedimento:

Bavarese bicolore ai lamponi

Ingredienti:


3 tuorli d'uovo
120 gr. di zucchero
25 cl. di latte
8 gr. di colla di pesce
50 gr.cioccolata fondente
4 dl.di panna
50 gr. di lamponi freschi


Procedimento:

Frittelle senesi

Oggi vi voglio parlare delle frittelle senesi. Se decidete di farvi un viaggio a Siena in piazza del Campo troverete un baracchino di legno (l’unico caso in tutto l’anno) da cui proviene un profumo inconfondibile. E’ lì che si producono, a ritmo serrato.

Ingredienti:

600 gr.di riso
2 litri d'acqua
la scorza di 1 arancia e di 1 limone
mezzo litro d'olio per friggere
6 cucchiai di  zucchero e sale
farina q.b.

Procedimento:

In una pentola mettere l’acqua e quando bolle, gettare il riso e un pizzico di sale. Il riso si cuoce insieme alla scorza di limone e di arancia a lungo, non deve essere al dente. Scolare e lasciarlo riposare in un vassoio per 12 ore. Un paio di ore prima di friggere, aggiungere all’impasto la farina. In una padella con l’olio caldo (ma non troppo, altrimenti le frittelle diventano subito marroni), gettare il riso a cucchiaiate. Friggere girando con attenzione. Quando sono dorate, si scolano e si depongono in un foglio di carta assorbente. Infine, una spolverata di zucchero ed eccole pronte, frittelle calde! 







venerdì 10 febbraio 2012

Bocconcini di tacchino in crosta di sesamo e timo con salsa aioli

 Ingredienti

400 gr.Petto di tacchino a fettine non troppo sottili
Semi di sesamo
Foglioline di timo
Latte q.b.
Per la salsa aioli
2 spicchi d’aglio
Olio extra vergine di oliva
Succo di limone
Sale

Preparazione:

Pulisci due spicchi d’aglio e falli a pezzetti, aggiungi un po’ di olio, il succo di mezzo limone e un po’ d’acqua. Frullate il tutto con il mixer.
Taglia le fettine in bocconcini di 4-5 cm e mettile a bagno nel latte per una decina di minuti. Quindi impanate con un mix di semi di sesamo e timo. Aggiusta di sale.
Scalda il forno a 180°, ungi leggermente una teglia ed inforna il tacchino per circa 15-20 minuti.
Servite ben caldo accompagnando con la salsa aioli a parte.

giovedì 9 febbraio 2012

Salmone in crosta di mandorle su crema di patate e porri

Ingredienti per 4 persone:

2 porri
2 gambi di sedano
3 patate medie
1 cucchiaio di aneto
sale integrale
pepe bianco

1 filetto di salmone
40 gr. di mandorle tritate
1 bicchiere di chardonnait


Preparazione:

Lavate e tagliate sia il sedano che i porri. Fate soffriggere per 2-3 minuti in abbondante olio d'oliva in una casseruola capiente. Ricorda che il porro si brucia facilmente quindi regola la fiamma bassa e sorveglia. Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a cubetti.
Fatele cuocere in acqua appena cotte frullatele in immersione fate colare la purea di patate.

Ora scaldate in una casseruola il vino e l'aneto, appena raggiunta la giusta temperatura scottare il salmone impanato con la mandorle(impanate il salmone in purezza senza aggiungere nulla).
Dopo aver scottato il salmone per un minuto, posizionarlo nel forno e cuocerlo per 10 minuti a 150°C. A cottura ultimata, adagiate il salmone sopra la purea di patate e porri  

La mortadella

La mortadella è nata probabilmente nel I secolo, e la sua produzione si è sviluppata in un'area compresa tra Emilia-Romagna e Lazio; tuttavia, per un periodo di tempo, questo salume entrò nell'oblio, ma ricomparve nel tardo Medioevo, dove veniva prodotto esclusivamente nella città di Bologna.
Le sue origini sono da ricercare nei territorio dell'antica Felsina etrusca e della Bononia dei Galli Boi, che vivevano in ambienti ricchi di boschi di querce che fornivano le ghiande, principale alimento dei maiali di allora, allevati allo stato brado o addomesticati.
Nel museo archeologico di Bologna è conservata la prima testimonianza della presenza di un produttore di mortadella: una stele di epoca romana imperiale raffigura sette maialetti condotti al pascolo e un mortaio con pestelle.
Si parla della mortadella già nei libri di cucina del 1300, anche se è probabile che esistessero diversi tipi di mortadella confenzionate con carni di vitello e di asino.
La fabbricazione e l'applicazione dei sigilli di garanzia era di competenza della Corporazione dei Salaroli, una delle più antiche di Bologna, che già nel 1376 aveva per stemma un mortaio con pestello.
Nel 1661, per regolare la produzione di mortadella fu pubblicato un bando del cardinale Ranuccio Farnese che impediva la produzione di mortadella con carni diverse da quelle di maiale, anche perché tale reato provocava “in grave pregiudicio del Pubblico, e particolarmente della Dote che gode ab antiquo detta città di fabbricar Mortadelle d'isquisita perfettione”. Questo provvedimento, secondo alcuni ricercatori, può essere considerato il primo provvedimento emanato in Italia a tutela di una specialità gastronomica.
Oggigiorno, le caratteristiche della mortadella sono stabilite dal Consorzio della Mortadella Bologna e approvate dall'Unione Europea.

mercoledì 8 febbraio 2012

Risotto alla zucca e robiola

Il risotto alla zucca è un piatto tradizionale del Nord Italia, in particolare è molto apprezzato in Lombardia. Mantova vanta una pregiata qualità di zucca. 

Ingredienti per 4 persone:

50 gr. di burro

1 cipolla

300 gr. di zucca

400gr. di riso carnaroli

1/2 bicchiere di vivo bianco

75 gr, di robiola fresca

Procedimento:

domenica 5 febbraio 2012

Spaghetti alla carbonara ai due pepi

Bologna temperatura esterna -6, è ora di fare un bel piatto di spaghetti alla carbonara, ma prima un pò di storia. Le origini del piatto sono laziali. Si tramanda la provenienza del termine come piatto tipico dei carbonai, per la facile reperibilità e conservazione degli ingredienti. Infatti per realizzare la carbonella era necessario sorvegliare la carbonaia per lungo tempo e quindi era importante avere con sé i viveri necessari. La carbonara sarebbe in questo caso l'evoluzione del piatto detto cacio e ova, di origini Laziali e Abruzzesi, che i carbonari usavano portare nei loro "tascapane", preparati anche il giorno prima e consumati freddi, con il solo utilizzo delle mani (la mancanza delle uova avrebbe dato origine alla pasta cacio e pepe). È un dato di fatto che la carbonara non è citata nel classico manuale di cucina romana di Ada Boni, edito nel 1930.

Puglia: la burrata

Iniziamo il nostro viaggio partendo da questa regione splendida che ci regala paesaggi magnifici e cibo delizioso.
La burrata è un formaggio a pasta filata prodotto da latte vaccino. La sua particolarità consiste nel fatto di essere un formaggio a doppia struttura: l'involucro esterno è infatti composto da un foglio di pasta di mozzarella, mentre l'interno è formato da burro di siero. E' un formaggio di recente invenzione: sarebbe stata inventata nei primi decenni del 1900 dal caseificio Chieppa di Andria (Puglia) allo scopo di riciclare i residui di pasta filata della lavorazione, oltre che il siero.

Si comincia

Ciao a tutti, mi chiamo yuri e sono uno chef senza ristorante......insomma sono uno chef per passione...amo la cucina, ma soprattutto l'Italia. In questo blog si parlerà di ricette, ma non solo, si parlerà anche di prodotti tipici, di tradizioni e......vi aspetto
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